sabato 20 luglio 2013

Film, ''Alfie'': il dramma del donnaiolo.

                          

Con Jude Law, "Alfie" (2004) è basato sul film con lo stesso nome del 1966.

La storia si sviluppa a New York dove Alfred, che tutti chiamano Alfie ed originario di Londra, si è appena trasferito. Alfie lavora come autista di limousine e proprio la sua professione gli permette di conoscere molte donne che sono la sua vera passione. Alfie non vuole alcuna relazione stabile le quali lo fanno sentire come in trappola; dunque, sfrutta le donne che, per via del suo aspetto e dei suoi modi da vero seduttore, cadono inevitabilmente ai suoi piedi. Alfie aveva una sorta relazione con Julie, una giovane madre, la quale è molto dolce e premurosa ma, per Alfie, non è abbastanza: nonostante i suoi modi, Alfie ritiene che Julie non abbia quello che gli uomini davvero cercano ovvero bel viso, abbondanza di seno e sedere. Julie, stufa dei "tradimenti" di Alfie, lo molla, e per la prima volta sente in lui qualcosa si muove, tanto che l'abbandono di Julie lo porta ad avere per un po' di tempo problemi di erezione. Contemporaneamente, si trova dopo essersi ubriacato a letto con la fidanzata del suo migliore amico la quale rimane incinta proprio di Alfie, segnando la fine della loro amicizia. 
Incontra poi, a distanza di poco tempo, due donne: la prima, Nikki, è una giovane ragazza, bellissima, bionda, con un corpo mozzafiato, che invita a vivere a casa sua. All'inizio la relazione sembra essere perfetta: i due hanno molte cose in comune ed Alfie è molto preso da lei ma Nikki beve troppo, e questo sarà il motivo della loro separazione. La seconda donna è più vecchia, sulla cinquantina ma comunque attraente: Liz. Liz è una donna molto ricca, bella, avventurosa, che Alfie sfrutta inizialmente per la sua lussuosa stanza d'albergo e per consulenze su sue proposte di lavoro. Quando però decide di intraprendere finalmente una relazione seria con  lei, trova nella sua camera un altro uomo. Alfie realizza di essersi preso tanto dalla vita di quelle donne, sempre disposte a stargli vicino ed a donargli la loro anima ed il loro cuore, senza averle mai ripagate in nessun modo. Solo, fa una riflessione:

''Che cos'ho? Davvero? Soldi nelle tasche, macchine di lusso a mia disposizione e sono single. Si...senza legami, libero come un uccello...Non dipendo da nessuno e nessuno dipende da me. La mia vita è mia. Ma non ho la pace dei sensi. E se non hai quella, non hai niente.''


Trovo che, nonostante la trama possa sembrare a primo impatto poco profonda, in realtà sia un film che fa e dovrebbe far riflettere. Quanti uomini sfruttano l'amore di donne che farebbero di tutto per loro? E' un film che dovrebbe parlare a tutti coloro che conducono la tipica vita del dongiovanni, spezzando cuori a destra e a manca, prendendo ciò che vogliono senza curarsi delle conseguenze che hanno sulle loro vittime e su loro stessi. Agiscono infatti senza tenere conto di quanto una donna possa amare, partendo a prescindere dall'intenzione di non accasarsi per scoprire sempre nuove emozioni (fisiche). Non solo distruggono tutto ciò che toccano, ma anche loro stessi: arrivano ad un certo punto in cui quelle stesse persone che hanno distrutto raggiungono l'apice della sopportazione e dicono basta: basta ai giochi, basta alle bugie, ai falsi complimenti ed a sogni di amore infranti. A quel punto, si ritrovano soli: hanno perso tutto, hanno perso donne a loro devote che non troveranno più. Si saranno divertiti, ma a che prezzo? E' quella la felicità? So solo che potranno andare a letto con tutte le donne che vogliono ma non hanno nessuno che si prenda cura di loro quando sono malati, nessuno che gli faccia un massaggio dopo un'intensa giornata di lavoro, nessuno che gli prepari la cena, nessuno da baciare la mattina, nessuno che gli dia il bacio della buonanotte. Sono soli. Lacerati. Non felici.

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